Quest’anno i pezzi che cadono lasciamoli dove sono. Senza raccoglierli andiamo avanti con il ricordo di quello che ci ha fatti crescere e non di ciò che li ha fatti rompere e cadere. Quest’anno lasciamo che l’amore assuma una forma estesa a molto di più di una riunione sotto l’albero perché per difendere il sorriso dei nostri bambini è tempo di imparare a guardare al bene di tutti e non solo al nostro. A Natale sembra facile abbracciarsi quando si ha qualcuno da abbracciare. A Natale sappiamo di dover essere tutti più buoni, a prescindere dal culto, perché ci hanno cresciuti così, suscettibili alle lucine ed hai canditi, propensi alla canzoncina ritmata ed hai maglioni imbarazzanti. A Natale si inizia a pensare ai propositi per il nuovo anno anche se sono quasi sempre dimagranti, arricchenti o amoreggianti, incuranti dell’unica richiesta che se fatta all’universo, a Dio o a Babbo Natale racchiuderebbe tutti i nostri desideri in una sola parola. A Natale mentre ci abbracciamo e scartiamo i regali auguriamoci la felicità per noi e per gli altri, come le Miss che si augurano la Pace nel Mondo. Chissà che tutti insieme possiamo riuscirci.