Uno scrittore non muore mai veramente.

E forse ci sembra di vederlo, seduto, con il mare alle spalle e la testa appoggiata alla mano, gli occhiali da sole e l’espressione di uno che deve risolvere un problema. Non è una cosa improvvisa ma non si è mai preparati a scoprirsi orfani. Montalbano ha perso il suo papà, la sua forza e le sue intuizioni, ha perso il futuro e guadagnato l’immortalità fatta di parole già scritte. Uno scrittore non muore mai veramente e Andrea Camilleri ha lasciato infinite parti di anima, cuore e passione che rileggeremo per sempre in quei personaggi che ne attenderanno invano il ritorno.

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