E tu? Che profumo usi?

Non lo uso. Ma non perché la decisione sia il frutto di una qualche protesta dal significato profondo. Non lo uso perché sin da bambina non ne ho mai sopportato l’impatto sul mio sistema olfattivo, il che è stato impegnativo dal momento che le donne della mia famiglia ne erano e ne sono, delle grandi consumatrici. Mia nonna ne mischiava anche due o tre diversi nello stesso giorno. Il concetto del tono su tono, per lei, aveva evidenti applicazioni anche per le essenze, di cui era cultrice abbondante, anche se non di qualità. Non le importavano le marche purché la scia fosse degna del suo carisma: persistente, invadente e chiassosa. È chiaro che stia parlando di una nonna per niente tipica. Pensate all’attrice che impersonava la madre di Samantha nella Sitcom “Vita da strega”, ed avrete un’immagine piuttosto fedele di mia nonna. Ma più eccessiva perché ha vissuto gli anni ottanta e novanta quando aveva solo quarant’anni.

Ora potrete ben immaginare quanto fosse impegnativo stare con lei in una stanza, per me, che appena sento un profumo comincio ad avere la nausea e le vertigini. Credo sia un difetto genetico ereditario perché anche mio zio, il fratello di mia madre (e quindi il figlio di mia nonna) ha lo stesso problema. Per anni ho subito i profumi delle mie fidanzate, di mia madre, di mia nonna e della folla sui mezzi pubblici, sperando di sviluppare una sorta di immunità, una reazione di normalità dettata da un’abitudine forzata, ma non è successo.

Ho anche tentato di sperimentare con i profumi per bambini (ho ipotizzato che sentendo il mio profumo avrei automaticamente escluso quello degli altri) ma nemmeno con quel metodo sono riuscita a salvarmi e in più, con il profumo di un neonato addosso non mi sentivo così sensuale come avrei voluto. Tutto questo deriva dal fatto che ho sempre avuto un olfatto super sviluppato, tanto da riuscire a sentire odori che gli altri non percepiscono. Vorranno pur dire qualcosa i detti popolari ” aveva subodorato l’inganno” “sentiva puzza di imbroglio”. Ecco, io sento questo tipo di odori, in realtà li sentiamo tutti, solo che io me ne rendo conto e, negli anni, alcuni sono riuscita addirittura a riconoscerli. Non si tratta di un vero e proprio super potere, però mia moglie di tanto in tanto si avvicina e mi chiede di annusarla per capire se abbia preso il raffreddore. Sento la pioggia ore prima della prima nuvola, sono innamorata dell’odore della nebbia e mi si sviluppa una subitanea sensazione di malessere con l’odore delle malattie gravi. Questo, in realtà, capita a molte persone, che però ne attribuiscono erroneamente la causa alla permanenza negli ospedali. L’olfatto è mio amico e mio nemico, come tutto nella nostra vita, possiede il potere di elevare o deprimere la mia energia. Però, nulla come un profumo persistente portato dal vento è capace di risvegliare sensazioni e ricordi che scaldano l’anima ed il cuore.

É vero, questa descrizione, mi fa assomigliare più ad un Labrador che ad una donna, ma, questa vicinanza al mondo animale, la considero una benedizione di cui non posso che essere orgogliosa.

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